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| Il Livorno torna in Serie A dopo una sola stagione nel purgatorio della B. Un purgatorio che, a un certo punto, però, ha rischiato di trasformarsi in inferno a causa di un girone di ritorno dove la squadra amaranto ha vinto una sola volta in casa, collezionando quattro sconfitte interne costate la panchina ad Acori proprio a una giornata dalla fine, quando il patron Spinelli ha affidato la panchina a Gennaro Ruotolo, come fosse un feticcio portafortuna proprio in vista della lotteria dei play off più che una vera e propria scelta tecnica. Il cammino degli amaranto in Serie B è stato una corsa a due velocità: nel girone d'andata i toscani hanno veleggiato stabilmente nelle primissime posizioni, contendendo a Bari e Parma i posti utili per la promozione diretta in Serie A, poi nel girone di ritorno il black out, parzialmente compensato da importanti risultati utili conseguiti in trasferta che hanno permesso al Livorno di mantenere almeno il terzo posto, valido come una sorta di pole position nella griglia play off. I toscani si sono affidati all'estro di Diamanti e all'istinto del killer di Ciccio Tavano: 41 gol in due. Ma il cammino deludente della seconda parte di campionato ha provocato anche forti contestazioni a giocatori, tecnico e dirigenza, scoppiate proprio dopo il giorno di San Valentino quando il Livorno è uscito sconfitto dal derby di Pisa e ha imboccato il tunnel della crisi. Alla fine, però, sono scappate via solo Bari e Parma, perché le altre hanno fatto di tutto per non superare i toscani. Ma le statistiche dimostrano che il Livorno merita di essere a pieno titolo la terza forza del campionato: terzo miglior attacco con 64 gol insieme al Grosseto, terza miglior difesa in coabitazione con il Brescia con 40 reti subite e terza migliore differenza reti. Davanti sempre soltanto Bari e Parma. La matematica, però, fotografa anche i 17 risultati utili consecutivi fino alla sconfitta di Pisa il 14 febbraio nel derby e tanti pareggi (19) che se hanno lasciato la squadra imbattuta con le grandi, le hanno comunque fatto perdere punti preziosi contro squadre di bassa classifica. Insomma un cammino da gambero, invertito solo nei play off con prestazioni finalmente tornate convincenti. Alla festa amaranto mancava solo Miguel Vitulano...ma tutti noi sappiamo che lui avrà festeggiato da lassù. Ciao Miguel, non ti dimenticheremo mai!!  |
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