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le avventure di pinocchio

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giovyt
view post Posted on 22/5/2009, 13:54




"La Filastrocca di Pinocchio": simpaticissima opera di Gianni Rodari e Raul Verdini
"Le avventure di Pinocchio" scritto nel 1881 da Collodi (Pseudonimo dello scrittore Carlo Lorenzini) è considerato uno dei capolavori della letteratura per ragazzi. Così un grande della letteratura infantile come Gianni Rodari, insieme ad un amico illustratore, Raul Verdini, un giorno ha deciso di "tradurre" la storia di Pinocchio in filastrocca!
Gli autori hanno pubblicato questa versione del celebre "Pinocchio" a puntate, tra il 1954 e il 1955, sul giornale per ragazzi "Pioniere". In seguito il testo è stato pubblicato sotto forma di libro (dopo averne riadattato leggermente i testi).
Questa divertente filastrocca non vuole essere altro che una fedele traduzione in immagini e poesia del famoso racconto collodiano. Una semplice interpretazione, un omaggio a Collodi (e in alcuni versi anche un omaggio al signor Bonaventura!).

Per ora: Buona lettura!

La filastrocca di Pinocchio: 01 - La prima fuga
Testo di Gianni Rodari - Illustrazioni di Raul Verdini


Qui comincia, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio,
burattino famosissimo
per il naso arcilunghissimo.
Lo intagliò Mastro Geppetto,
falegname di concetto
ma più taglia - strano caso! -
e più lungo cresce il naso.
Lavorando poi di fino
fa le mani il burattino
che issofato dalla zucca
gli rapina la parrucca.
Anche i piedi fa al monello
il paziente vecchierello
e schivando i colpi bassi
gli insegnava i primi passi.
Ma Pinocchio infila l'uscio
- Salve, - strilla, - io me la sguscio!
e Geppetto invan minaccia:
- Torna subito birbaccia!
Per disdetta in mezzo al vicolo
sta un gendarme a perpendicolo
che pel naso te lo acciuffa
e severo lo rabbuffa.
Per salvarsi quello inventa
che il patrigno lo tormenta:
"Son scappato, gente buona,
perchè il brutto mi bastona!"
La bugia fa un triste effetto:
in prigion ci va Geppetto,
accusato là per là
di sevizie e cudeltà.

 
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giovyt
view post Posted on 25/6/2009, 07:45




La filastrocca di Pinocchio: 02 - I piedi in fumo
Testo di Gianni Rodari - Illustrazioni di Raul Verdini


Qui continua l'avventura
di Pinocchio testadura.
Di ritorno alla casetta,
trova il Grillo che l'aspetta
e gli tiene un bel sermone
con infausta conclusione:
- Brutta fine, presto o tardi,
tocca ai discoli bugiardi.
- Un grillaccio! - fa il monello -
parla un po' col mio martello!
Vedi tu che fine tocca
a chi troppo apre bocca.
Corre quindi al focolare,
l'appetito per calmare:
ma il paiolo, ahimè, è dipinto,
e anche il fuoco è un fuoco finto...
Sta però fra l'immondizia
un ovetto: che delizia!
In padella od in frittata
la merenda è assicurata.
Rompe il guscio il burattino
e dall'uovo ecco un pulcino
guizzar via, strizzando l'occhio:
"Tante grazie, sor Pinocchio!".
Affamato, disperato
va a bussar dal vicinato,
ma il vicino dal terrazzo,
gli regala un freddo guazzo.
Su un caldano, come vedi,
asciugar si volle i piedi:
ed i piedi si asciugarono...
anche troppo... e s'incendiarono.
 
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1 replies since 22/5/2009, 13:54   381 views
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