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O.G.M., la salute è a rischio?

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giovyt
view post Posted on 11/4/2009, 21:38






Il Ministero austriaco per l’agricoltura e la salute ha commissionato uno studio che ha messo in luce come la capacità riproduttiva possa essere compromessa a seguito di una alimentazione a base di organismi geneticamente modificati. Da questo studio è emerso che topi alimentati con mais ogm hanno generato una prole nella terza e quarta generazione con notevole riduzione sia del peso che del numero di prole; al contrario i topi alimentati con mais non modificato geneticamente non hanno presentato alterazioni nella riproduzione.
Questo studio diffuso dal governo austriaco ha messo in luce come allo stato attuale non esistono ancora studi clinici effettuati sull’uomo riguardo all’alimentazione con cibi ogm. Uno dei pochi esperimenti che è stato fatto negli ultimi tempi ha evidenziato che il materiale genetico di soia ogm trasferito nel Dna di batteri intestinali dell’uomo ha continuato ad essere vitale, e questo dimostra come anche a distanza di tempo dall’assunzione di cibo ogm, le proteine modificate continuano ad essere presenti nel nostro organismo.

In Gran Bretagna è stato evidenziato un notevole aumento di allergie legate all’assunzione di soia ogm che al contrario non si manifestano con l’assunzione di soia non modificata geneticamente.

In America i cibi ogm sono diffusi ormai da anni, ma sin dall’inizio non ci sono state informazioni tali da poter affermare che esistevano differenze tra i cibi modificati geneticamente e quelli convenzionali.

In Italia, quasi tre italiani su quattro che esprimono una opinione (72 per cento) ritengono che i cibi con organismi geneticamente modificati sono meno salutari di quelli tradizionali ed è pertanto necessario difendere la produzione Made in Italy dai rischi di inquinamento, a partire dalle sementi.

E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base di una indagine Swg nel commentare l’approvazione, da parte della Commissione europea, del rapporto sulla coesistenza tra le colture geneticamente modificate e l’agricoltura tradizionale e biologica, nel quale si annuncia la prossima presentazione di un testo legislativo sui limiti da porre in etichetta circa la presenza di ogm.

Nonostante la crisi economica la grande maggioranza dei cittadini non giudica la diffusione degli organismi geneticamente modificati una soluzione positiva e al contrario si rafforza l’opposizione da parte degli italiani (+ 5,2 per cento).

Le coltivazioni Ogm nel mondo non solo non hanno risolto il problema della fame, ma hanno anche aggravato la dipendenza economica dall’estero di molti Paesi in via di Sviluppo, afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’Italia con i primati conquistati qualitativi e nella sicurezza alimentare nell’agroalimentare ha peraltro una ragione in piu’ per rispettare il principio della precauzione nei confronti dei consumatori che mostrano una forte opposizione agli Ogm.

Non esistono allo stato attuale studi a lungo termine su quelli che possono essere gli effetti legati all’assunzione di cibi modificati geneticamente. La gente non sa se i cibi ogm possono provocare malattie comuni o se - e questa cosa è ancora più grave - i loro effetti possono comparire dopo lungo tempo dall’assunzione del cibo. Il cittadino teme che la salute di tutti possa essere messa a rischio in nome del profitto senza che ci siano sistematici monitoraggi in grado di garantire una effettiva conoscenza del problema.

 
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