ForumFree

GB: spot per minorenni

« Older   Newer »
  Share  
giovyt
view post Posted on 29/3/2009, 13:36






Un' insufficiente educazione sessuale e contraccettiva nelle scuole e nelle famiglie. Questa la causa, secondo quanto spiegato da un recente rapporto esaminato dal Parlamento inglese, delle sempre più frequenti gravidanze e malattie veneree tra i minorenni in Gran Bretagna che vanta, con dati allarmanti, il poco invidiato primato europeo. Su mille donne in attesa di un figlio, 42 non hanno compiuto i diciotto anni e le statistiche ufficiali, relative al 2007, riportano che ogni settimana 84 adolescenti si sottopongono all’interruzione della gravidanza e che 3 non hanno ancora 14 anni.

Numeri pesanti ai quali si aggiunge la diffusione di infezioni agli organi genitali per le under 16 e i loro coetanei, superiore a quella di qualsiasi altro Paese del Vecchio Continente con 11 mila casi diagnosticati.

Di fronte ad una situazione palesemente preoccupante, l’Inghilterra corre ai ripari proponendo di utilizzare la televisioni e i giornali come strumento di divulgazione sull’uso dei contraccettivi. Alle cliniche nelle quali si pratica l’aborto, ai consultori e alle associazioni che assistono le minorenni, è stata data – da parte del Broadcast Committee of Advertising Practice, la commissione di vigilanza sulla pubblicità radiotelevisiva - la possibilità di mandare in onda spot pubblicitari tesi a fornire una corretta informazione alla gestante.

La possibilità di trasmettere promo sui condom esiste già ma solo su Channel 14 e a condizione che non vadano in onda mai prima delle 21 per “proteggere i minori da contenuti inappropriati”. Nessuno spazio concesso, invece, a messaggi sulla interruzione di gravidanza. Finora. E’ pronta, infatti, l’autorizzazione che dà il via libera (dal 19 giugno) alla diffusione di spot informativi nel corso della giornata con l’unica raccomandazione vincolante di non collocarli o durante o a ridosso dei programmi per i bambini fino a dieci anni.

In Inghilterra, insomma, la proibizione non è ritenuta la strada giusta per ottenere risultati concreti; al contrario, la tv - in virtù del consumo che ne fanno i giovani - è ritenuto lo strumento più efficace per sollecitare tra i minorenni una sessualità responsabile.

Una decisione che, inevitabilmente, ha provocato dure reazioni da parte delle organizzazioni cattoliche che già da ieri, con la notizia della distribuzione della pillola del giorno dopo a ragazzine tra gli 11 e i 13 anni (senza il consenso dei genitori) in 6 scuole secondarie della contea dell’Oxfordshire, sono sul piede di guerra. “Così facendo – hanno spiegato - si ottengono risultati opposti a quelli desiderati perché più si promuovono forme di controllo delle nascite e più sono alte le percentuali di gravidanza fra le minorenni”. Durissima la dichiarazione di John Smeaton, direttore della Spuc, Società britannica per la protezione dei bambini mai nati, “Si faranno spot per pubblicizzare veri e propri infanticidi autorizzati”.
 
Top
0 replies since 29/3/2009, 13:36   8 views
  Share