“
Vento di ricordi”;
questo strabiliante sibilo che, spesso, ci scuote i pensieri, obbligandoci a ritornarne indietro con la memoria e ripercorrere tappe che sono appartenute alla nostra vita, al nostro esistere, al nostro essere che… non c’è più.
In un’unica parola “l’andato passato”.
Qualcuno ha scritto che “la vita non è altro che un continuo passaggio tra l’oggi e il domani, stando attenti a sapere sempre quanto sia importante arrivare preparati ad affrontare il futuro senza mai dimenticarsi di come eravamo ieri.”
La memoria è la depositaria dei nostri più segreti passaggi. E’ la roccaforte della nostra storia. E’ nella memoria che vengono imprigionati i ricordi ed è lei il nostro patrimonio personale più assoluto.
Perdi la memoria e perderai il senso della vita.(giusto?)
Ma, ritornando al vento di ricordi, rifletto su quante volte mi sia capitato di fermarmi con gli occhi su immagini che ci catapultano indietro nel tempo. Colori, sensazioni, stati d’animo, profumi e volti che ci spediscono, come un treno in corsa, su quel passato che fu, lasciandoci affiorare sulle labbra un sorriso, una smorfia o.. un segno di mestizia.
Capita spesso di soffermarmi sui miei ricordi più lontani, dolorosi o belli che siano, mi piace riviverli, perché mi arricchiscono.
Addirittura, grazie anche al mio lavoro, riesco a concentrarmi su loro e riguadagnare porzioni di tempo accatastato nelle stanze della mente, a cui ho dato poca luce e ribalta, forse per… dimenticanza.
E’ bello ritrovarsi a rincorrere un ricordo e riflettere su lui e su quanto sia imprevedibile questa nostra vita, che ti lancia continui segnali che spesso non riusciamo ad interpretare, se non nel tempo futuro; tempi andati in cui ci siamo ritrovati protagonisti inconsapevoli di chissà quale cambiamento epocale per la nostra esistenza, a cui abbiamo dato poco peso ma… hanno segnato la nostra storia: il nostro patrimonio personale.
Penso ai miei giorni fanciulli, quando andavo a caccia di ogni sentimento da vivere sulla mia pelle, per capire cosa fosse il mondo dei grandi e delle grandi speranze di cambiamento.
Penso al primo bacio dato, ai primi sorrisi ricevuti, alle prime lacrime d’amore versate. Penso a ieri… al mio passato, che come un fantasma appare d’improvviso e mi riporta a vivere l’attimo fuggito ma… non dimenticato.
Tra i venti tumultuosi dei ricordi, che spesso abitano la mente mia, quelli che più mi scuotono sono, senza alcun dubbio, quelli riguardanti l’amore.
Non che ne abbia avuti tanti da collezionare ma, a tutti, e nella misura massima a cui può ambire un innamorata, ho destinato una stanza sicura del mio cuore che… non è un albergo dai mille piani, ma una piccola pensione, dove pochi ricordi ci stanno bene e la fanno da padroni, perché coccolati e sempre ricordati.
Ma, ogni tanto, esce fuori lo spiffero ribelle, la voce stonata, il nostalgico viso che, ahimè, non c’è più.
Mi riferisco a quegli amori (ma anche amicizie, si intende) persi per l’orgoglio, che miete più vittime di ogni assurda guerra; smarriti di vista per l’arroganza di non voler comprendere quanta necessità d’aiuto ci fosse in quel pianto di ira; abbandonati per la stupidità di non rendersi conto di quanto fosse preziosa quella loro presenza, anche se non la si poteva più chiamare “amore mio”.
Mi riferisco a tutti quei momenti in cui eravamo noi, nel nostro tempo migliore, a dedicarci attimi di vita che si sono scoloriti per l’assenza… la lontananza… la distanza… la dimenticanza!
Mi viene da imprecare contro quei irrimediabili errori commessi.
Maledirmi per tutti i ricordi che ho lasciato diventassero solo nostalgia.
Disprezzarmi per tutti quei volti che ho lasciato andare via senza saperli difendere.
Umiliarmi da sola per tutte le volte che avrei voluto chiedere “scusa” e mi sono lasciata arrendere dall’orgoglio.
Criticarmi… per tutte le volte che dal cuore sento soffiare il vento di ricordi ed invece di provare ad assaporarne il suo profumo migliore, dissemino solo tempesta di malinconia dentro alla mia mente.
Vorrei tornare indietro per tutte le volte che… non ho saputo ascoltare l’amore quando mi chiedeva rispetto, comprensione, attesa e speranza.
Da bambina ci accontentavamo di poco; bastava la promessa di un gelato per andare a dormire felici…
oggi quell’aspettativa non basta più per acquietare le urla del cuore che ci grida il suo disprezzo per esserci lasciati sfuggire tutti quei preziosi momenti legati ai ricordi felici del cuore.
Il dramma nella vita è che spesso non si può rimediare a tutti gli errori commessi. Molti restano impunibili ma, tanti… irrecuperabili.
A ripercorrere velocemente quei tragitti tortuosi saprei come recuperare le occasioni perdute.
Saprei come difendere i miei valori. Saprei come cancellare la malinconia che mi avvolge quando penso a chi… ho perso di vista
PER SEMPRE!
Non servirà questo forum a far ritornare chi mi sono lasciata sfuggire con tanta superficialità ma mi venga concesso, quanto meno, lo spazio per destinare loro un pensiero d’affetto… che ho da sempre custodito dentro al mio cuore…
A te… che ho lasciato in memoria al tempo e adesso sei solo malinconia dentro di me, perché non posso più scriverti, perchè non vuoi piu..ti chiedo scusa, nella speranza che si alzi un generoso vento e porti il mio grido di perdono fino lì da te...
La canzone che riporto qui sotto, èera la nostra canzone...è un pezzo di vita mia...vissuta con chi ho amato più di ogni altra cosa al mondo, a colui che avrà per sempre un posto speciale nel mio cuore!
ciao!!!
www.youtube.com/watch?v=ShN8UIk5-mwEdited by Clicklivorno - 10/11/2010, 18:38Attached Image: 212viww.gif