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Cristiano Lucarelli lascia il Livorno, Grazie di tutto capitano!!

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Clicklivorno
icon9  view post Posted on 15/7/2007, 17:18




Ora è fatta davvero, Cristiano è diventato un giocatore dello Shakhtar di Donetsk, città ucraina pare fra le più brutte dell'ex Unione Sovietica, centro minerario con un'alta percentuale di morti sul lavoro, salari da fame e, dal punto di vista più strettamente sportivo, campionato di scadente qualità, passato attraverso anni di corruzione e scandali, con magnati dall'arricchimento facile, grazie alla connivenza con oscuri poteri politici. Per un "compagno" come Cristiano non c'è male ... ma il rifiuto di un contratto principesco, a dirla con le parole del giocatore, stavolta sarebbe stato qualcosa di patetico... E così siamo arrivati all'addio, perché difficilmente, con un triennale, il bomberone non più ventenne potrà tornare a giocare nel suo Livorno.

Come tifosi, siamo profondamente delusi, inutile dirlo, anche perché per come si è mossa la società c'erano tutte le premesse per disputare un ottimo campionato e il capitano avrebbe potuto vestire ancora la parte da protagonista, supportato da compagni di spessore. Ma stavolta il divorzio è proprio frutto di una sua scelta precisa, senza altre responsabilità, e dobbiamo prenderne atto, punto e basta.

Cristiano dovrà ora affrontare la parte peggiore, il confronto con la sua gente, qualche insulto (perché il troppo amore, quando ci si sente traditi diventa odio) e inevitabilmente tante polemiche, ma passerà anche questa e lui ha dodici milioni netti di motivi per digerire qualsiasi manifestazione di acrimonia nei suoi confronti.

Ad ognuno la propria strada, a lui quella dell'Ucraina, con vai e vieni bisettimanale a Livorno e famiglia, a noi quella che porta, ancora più convinti di prima, allo stadio, che a maggior ragione dovrà diventare una bolgia, anche e soprattutto senza il suo capitano, perché c'è chi va ma soprattutto c'è chi resta e la maglia amaranto resterà sempre, e dovrà essere supportata calorosamente da tutti, senza polemiche e incondizionatamente. La campagna abbonamenti è aperta e tutto sommato, senza il solito tormentone estivo, possiamo aderirvi più a cuor leggero, sicuri che la società saprà trovare un bomber di tutto rispetto, in grado di darci la salvezza, che è il primo obiettivo, ma anche qualche piccola soddisfazione. Quindi tutti allo stadio, nonostante tutto, ancora più agguerriti, per essere vicini ad una maglia che non ci tradirà mai e che in quest'ultimo campionato abbiamo lasciato troppe volte sola, divisi nella nostra tifoseria e zimbello di tifosi ospiti di scarso rispetto.

Quanto al nostro capitano, grazie per tutto quello che hai fatto in questi anni per il Livorno e, anche se con tanta amarezza e delusione, un in bocca al lupo e un ciao!!!

Ma senza piangerci tanto addosso. Abbiamo un Livorno da sostenere.
Quattro milioni di euro a stagione per tre anni, questo l'ingaggio che lo Shakhtar Donetsk riconoscerà a Cristiano Lucarelli, ex capitano del Livorno e simbolo di una città che lo ha amato e lo ama ancora, anche se qualcuno si sente tradito dalla scelta del bomber amaranto. Eppure lui, parte di quella barca di soldi che porterà a casa li investirà per la sua città: ben presto nascerà una cooperativa al porto di Livorno con i soldi di Lucarelli, che ha in cantiere anche un'iniziativa editoriale (un quotidiano livornese, ndr). Per spiegare le sue ragioni, per cercare di far capire alla sua città cosa lo ha spinto ad andar via, Lucarelli ha convocato una conferenza stampa



PAROLA DI CRISTIANO - "Vado via, ma non ho messo la pistola alla testa di nessuno - ha dichiarato il bomber livornese -, lo Shakhtar mi ha acquistato per una cifra inferiore alla clausola di rescissione. Vuol dire che anche la società, giustamente, ha fatto le sue valutazioni, avrà pensato che per un giocatore che va per i 32 anni, 8 milioni fossero una cifra importante. Condivido in pieno questa scelta, sono arrivato 4 anni fa a Livorno per un miliardo delle vecchie lire, adesso vado via portandone al club ben 16". Lucarelli non nasconde che l'offerta economica del club ucraino è stata fondamentale per la sua scelta. "Se per una volta ho accettato l'offerta di un'altra società - ha dichiarato l'ex capitano amaranto -, ci saranno stati anche altri motivi, oltre a quello economico. Non nego che i soldi sono stati la ragione principale del mio addio, perchè mi permettono di realizzare il mio sogno, ovvero quello di dare e creare del lavoro alla mia gente, di avere degli operai, non per sfruttarli ma per cercare di farli stare bene. Se poi qualcuno pensa che da parte mia ci sia un tradimento, una mancanza di rispetto, chiedo scusa, ma sia chiaro che non voglio comprare nessuno con questa conferenza stampa. Voglio solo salutare la gente che in questi anni mi ha voluto bene e alla quale ho dato tutto me stesso. Non ho lesinato una goccia di sudore per la maglia amaranto, ci sono stati momenti in cui il Livorno è stato davanti anche alla mia famiglia. Oggi non finisce il mio rapporto d'amore con il Livorno, oggi per me si rafforza".
 
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