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Dieta

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Clicklivorno
icon8  view post Posted on 2/5/2007, 20:14




Premesso che l'unico a prescrivervi una dieta è il vostro dietologo, noi abbiamo deciso di delineare le linee guida che dovrebbe avere una dieta. Attenti con le diete fai da te: spesso si rivelano dannose per il vostro corpo e gli scarsi effetti benefici duramente guadagnati vengono eliminati in breve tempo.

Può essere utile seguire una dieta depurativa dopo momenti di affaticamento dovuti a stress, condizioni ambientali faticose o periodi di abbuffate come le festività. Infatti questo regime alimentare propone un apporto calorico equilibrato e, nel contempo, cibi che stimolano la disintossicazione. Deve durare al massimo una settimana.

Dieta Dolce. Si potrebbe affermare che i gusti intervengono anche nella scelta di un regime dimagrante, ed è per questo che viene proposta una dieta dolce, in cui i valori nutrizionali siano bilanciati, ma compaiano comunque alimenti in grado di soddisfare desideri e bisogni.

Dieta Salata. Questo tipo di dieta si rivolge a tutti coloro che prediligono i gusti forti, decisi, salati. Proprio per questo la dieta salata propone piatti di moderato apporto calorico, ben bilanciati, ma dai sapori intensi, che non facciano rimpiangere il regime alimentare abituale. Un tipo simile di dieta deve essere seguito per un breve periodo, non più di una settimana, terminato il quale è opportuno adottare una dieta di mantenimento.

Dieta Mediteranea. È di pochi anni fa la "scoperta" della cosiddetta dieta mediterranea da parte degli scienziati statunitensi che hanno contribuito a diffonderla. Gli stessi italiani stanno lentamente tornando a nutrirsi come una volta, dopo un periodo in cui la ricchezza aveva portato all'assunzione di modelli alimentari errati, portando anche alla comparsa di nuove malattie, quali l'ipercolesterolemia, l'obesità, l'ipertensione. Questa dieta mediterranea prevede un elevato consumo di frutta e verdura di stagione, opportunamente variate tra di loro, preferibilmente crude o con cotture leggere; un elevato consumo di carboidrati sotto forma di pasta e riso; assunzione di proteine tramite legumi; moderato consumo di latte e derivati, moderato consumo di pesce e carni bianche, minimo consumo di quelle rosse, utilizzo di olio di oliva come condimento principale.

Dieta Dissociata. La dieta dissociata si basa sul principio della divisione degli alimenti per una migliore digeribilità e, di conseguenza, per una miglior assimilazione dei principi nutritivi contenuti nei cibi.
Esistono, secondo questa dieta, tre raggruppamenti fondamentali degli alimenti: i carboidrati, le proteine e i cibi neutri.


Carboidrati e proteine non devono mai essere consumati nello stesso pasto, proprio per evitare affaticamenti all'apparato digestivo. Gli alimenti neutri, invece, cioè principalmente le verdure, possono essere associati sia al primo che al secondo gruppo, a discrezione del gusto personale.

Dieta Combinata. La dieta delle combinazioni alimentari si propone di riunire i cibi secondo precise modalità per renderli più digeribili. Ciò significa che nella preparazione di un pasto si deve porre l'attenzione sulla compatibilità o meno degli alimenti tra loro, in modo tale da rendere completo l'apporto di sostanze nutritive.


Combinazioni possibili sono cereali e legumi, cereali e latticini, carboidrati e verdure, proteine e verdure.
Come si può notare, questa dieta è molto simile a quella mediterranea.

Dieta equilibrata. Il modo più semplice e sicuro per garantirsi nella misura più adeguata l'apporto di tutte le principali sostanze nutrienti, rimane quello di ricorrere alla più ampia varietà possibile di scelta e alla più opportuna combinazione di alimenti diversi; questo è possibile rifacendosi alla piramide alimentare, considerata dai nutrizionisti di tutto il mondo lo schema più completo ed equilibrato.

Il cibo quindi non può essere considerato come il semplice carburante per un corretto funzionamento dell'organismo, ma anche come piacere, gratificazione o, addirittura, in una visione antitetica, punizione.

I centri della fame. La fame è regolata da due centri nervosi che si trovano nell'ipotalamo: quello della fame e quello della sazietà. Esiste una sorta di autoregolazione su base ormonale-nervosa che controlla l'introito calorico in termini quantitativi; se questo meccanismo non funziona, si verificano problemi dovuti ad uno sbilanciamento delle entrate e delle uscite.

Il bilancio energetico è quindi la differenza tra le entrate - rappresentate dall'ingestione dei cibi energetici - e le uscite rappresentate dal dispendio energetico che varia a seconda del sesso, dell'età, e delle abitudini di vita del soggetto. Le cattive abitudini condizionano il nostro benessere psicofisico e sono alla base di tante patologie moderne. Per vivere meglio invece bisognerebbe curare di più la propria alimentazione che, come è stato scientificamente dimostrato, è una delle condizioni essenziali per aumentare la qualità della vita e per raggiungere un generale benessere.

Che cosa significa alimentarsi bene?
Innanzitutto significa mangiare in relazione al proprio dispendio calorico: se si è delle persone attive e sempre in movimento si spenderà più energia e quindi bisognerà fornirne al nostro corpo e ai nostri muscoli un'adeguata quantità di nutrimento; se invece si è un po' più pigri, il dispendio giornaliero diminuirà e di conseguenza anche il cibo che ingeriamo dovrà essere più misurato e contenuto. Alimentarsi bene significa anche mangiare in modo equilibrato, stando quindi attenti a consumare tutti quei cibi indispensabili al buon funzionamento dell'organismo come carboidrati, proteine, frutta e verdura.

Sano con gusto
Il mangiare sano non significa affatto abbandonare gusto e sapore, ma adottare una dieta il più possibile varia, invitante e sfiziosa, facendo sempre attenzione alla distribuzione dei pasti nell'arco della giornata.
Il nostro organismo infatti non richiede la stessa quantità di energia in tutte le ore: in alcuni momenti ne ha bisogno di più, in altri ne ha bisogno di meno. È allora molto importante stabilire quanti devono essere i pasti, quante calorie ognuno di essi deve fornire e a che intervalli vanno consumati.

Poco e spesso
La maggior parte delle persone fa tre pasti al giorno e cioè colazione, pranzo e cena, ma in realtà l'ideale sarebbe consumare il cibo in cinque pasti tre principali e due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. Per quanto riguarda le calorie, la prima colazione deve fornire circa il 25-30% delle calorie totali giornaliere, il pranzo ne deve fornire il 40%, gli spuntini circa il 5% e la cena il 25%. È importante inoltre lasciare passare almeno un po' di ore tra un pasto e l'altro, lo stomaco infatti ha bisogno di tempo per digerire e necessita anche di un periodo di riposo che gli consenta di preparasi al meglio all'assimilazione dei pasti successivi.
 
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