| Caro Babbo Natale,
Ti scrivo per dirti che quest'anno non voglio niente.
Non perchè non abbia desideri o non voglia nulla. Eccome!. Avrei una lista interminabile di cose......., ma credo che tu debba accontentare gli altri.
E non ti dico questo perchè sono buona ed altruista. Anzi. Tutto all'opposto.
Lo faccio per mero egoismo. Sì perchè se accontenterai gli altri io potrò essere serena nel mio lavorare e vivere.
Perchè le persone che caricherò saranno più felici (non ci credo, ma lo spero), perchè chi incontrerò avrà meno nevrosi (non ci credo ma ci spero), perchè finalmente si cancellerà la frase: "quest'anno il Natale non lo sento. (Tra un pò convincono anche me).
Ma dove si può comprare l'atmosfera di Natale? mica la vendono un tanto al kg?
Perchè non si cerca più dentro di sè? Lì sta il Natale! Dove l'abbiamo riposto chiudendolo dentro uno scatolone nel soffitto del nostro cuore e della nostra mente. Già.
Caro Babbo Natale ti scrivo per chiederti di accontentare gli altri.
( Alla fine poi una richiesta l'ho fatta anch'io allora!)
Perchè davvero non ne posso più che l'amicizia si sia trasformata in un continuo, sottile e inconsapevole Spero, ma non credo) tornaconto, che i sentimenti si siano trasformati in una opportunità di vivere con una persona che possa pararci il cu.., ( ehm scusa, ma non saprei davvero usare un altro termine) o di fuggire da una solitudine. Come poi se stare con se stessi volesse significare star da soli...mah!
Vuol dire allora che le persone si annoiano a star con se stesse?
Naaaa......... Allora sinceramente penso di non desiderare nulla per me, anche se avrei bisogno di tantissime cose.
Ma alla fine la più essenziale ce l'ho. Me e la mia bellissima famiglia..
E con me difficilmente mi annoio. Insicura, complessa e complicata, testarda, sognatrice, ma mi diverto.
Ho un sacco pieno di difetti, proprio come quello che porti te sulla slitta pieno di doni. Ma so stare con me.
Eppoi mi accorgo che il Natale è una questione di come sei fatto dentro.
E' quel non volerti arrendere, è quella parte piccola di te, che appunto è rimasta piccola.
Quella che si entusiasma nel vedere le luci, per le stelline che luccicano sugli alberi e dietro le finestre.
E' il bimbo a cui viene l'acquolina odorando l'aria. E tra cioccolate e biscotti, vaniglia e un caramelloso sospingere d'aria, s'impunta per il croccante venduto nelle bancarelle e se vuoi andare avanti bisogna cedere e comprare quell'appiccicoso dolciume.
E le canzoni si sprecano, note come fiocchi di neve che tardano quest'anno a smussare gli spigoli della città. Rimane ancora polverosa e colorata, anche se di colori sbiaditi. Neve che arrotonda, che copre che colora di bianco e lava........E allora ascolti i rumori troppo forti, sperando in quel silenzio ovattato di candore.
E il bimbo tocca, tocca per scoprire, per avere, per conoscere. E il velluto di un fiocco rosso ricorda la pelle in una carezza, si tira un lembo e si spoglia la fantasia trovando una sorpresa, un attimo di apnea per poi lasciar spazio al ridere o alla delusione subito scacciata dalla bontà di un pensiero, comunque fatto per ricordare che ci sei.
Si scioglie l'anima come cioccolato in bocca. Lento, denso, morbido vellutato. Si disfa piacevolmente a contatto con la lingua e si trasforma in avvolgente gusto per la lingua.
La felicità di un bambino e il suo appagamento dei sensi. Ecco perchè!.
Il Natale è un bimbo, perchè sa far godere tutti i sensi del bambino. Li appaga in modo naturale, spontaneo.
Scusa. Ok, ok torniamo alla letterina.
Caro Babbo Natale, non farti appesantire dalle richieste inutili della gente.
Portaci la voglia di sperare e credere in te.
Portaci fede e speranza, perchè qui non crediamo e non speriamo più in niente.
Ci spero e ci credo. E allora buon Natale a tutti i bimbi e a tutti quelli che si sono dimenticati d'esserlo stati.
Grazie e Buon Natale.
Laura.
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